Sai che collaborare con un ghostwriter freelance comporta un certo impegno anche da parte di chi ne richiede il servizio?
Partiamo da un presupposto:
collaborare significa lavorare -con e presuppone che due persone concordino insieme modalità, tempi e strumenti di lavoro.
Nel caso del ghost (ma a volte, anche nel copywriting) il cliente dovrà decidere con il freelance sotto quale forma inviare i contenuti, ossia, quale sia il mezzo più appropriato (carta? video? audio?).
Indice dell'articolo
Ghostwriter freelance: differenze fra collaborazione e commissione
Perché puntualizzo questo? Perché la differenza fra una collaborazione e la commissione di un lavoro non è banale.
Se decidi di assegnare tutto il lavoro al ghostwriter non si tratta più di co-laborazione ma di commissionare un lavoro. Questo comporta accordi di lavoro differenti, inclusa una variazione sul prezzo.
A seconda dei contenuti e delle ricerche necessarie, la lievitazione del prezzo potrebbe essere sostanziosa; ti consiglio, quindi, di fare un’accurta valutazione prima di assegnare il lavoro da zero a uno scrittore fantasma .
Il valore del tempo nel ghostwriting
Considera sempre che per fare delle ricerche e selezionare i contenuti ci vuole del tempo e il tempo dedicato a un lavoro, nel campo dei freelance con partita IVA, si deve tenere in conto.
Se io, per esempio, ho un lavoro a cui dedico due ore di tempo, non richiederò lo stesso pagamento per una commissione in cui ne dedico 5, mi spiego?
I preventivi che farà lo scrittore fantasma saranno diversi, a seconda del lavoro che gli verrà richiesto. Pertanto, se vuoi e puoi evitare una parte delle spese devi organizzare i contenuti e trovare il modo migliore per inviarli al ghostwriter.
Contenuti in forma cartacea, audio e video:
I contenuti si possono disporre in diversi formati:
- scheda cartacea
- video
- audio
Ovviamente sono tre modi molti diversi di organizzare i contenuti che richiederanno al ghostwriter freelance un lavoro differente.
Anche in questo caso alcune modalità impatteranno sul prezzo più di altre.
Ma tutto dipende da come sono impostati i contenuti nei vari dispositivi. Ad esempio, se la scheda cartacea dispone i contenuti nell’ ordine più congeniale al lavoro concordato con il ghost, sarà molto più semplice per lui/lei ricavarne il testo; ma se si tratta di un testo molto ampio e scritto in modo confusionario il lavoro sulla fonte diventerà complicato e si dovrà aumentare il prezzo.
Audio e video: sono più favorevoli del contenuto cartaceo?
Se tu e il ghostwriter freelance vi accordate per l’invio dei contenuti audio o video, devi inviare messaggi comprensibili e possibilmente non troppo lunghi, perché altrimenti il ghost perderebbe troppo tempo a “sbobinare”.
In sostanza chi scrive deve ascoltare tutto l’audio o il video, sui quali deve trascrivere i contenuti d’interesse e crearsi un quadro generale sull’argomento da trattare; poi deve lavorare sul trascritto e selezionare ciò che può essere adatto per lo specifico format, in base al messaggio da inviare al lettore.
Questo è un lavoro che si velocizza se si parte da una fonte ben organizzata, più la fonte sarà disorganizzata e confusa più sarà complesso ricavarne contenuti efficaci.
Ovviamente, anche in questo caso il tempo di lavoro aumenta e di conseguenza, aumenta anche il prezzo.
Ma fra audio e video? Quale dispositivo risulta più congeniale per un ghostwriter freelance?
Audio e video: differenze, vantaggi e svantaggi
Premetto che ogni ghost ha il suo modo di lavorare, quindi non è detto che lo stesso discorso valga per tutti; tuttavia, è abbastanza comune preferire dispositivi audio o video al cartaceo, perché a parità di condizioni (contenuti disposti più o meno confusamente), con il video o l’ audio risulta un po’ meno faticoso poter ricavare dei testi efficaci.
Io stessa, li preferisco al cartaceo, perché, a meno che la scheda cartacea non sia scritta con un ordine davvero impeccabile, è sempre molto macchinoso ricavare dei buoni contenuti …
Da ghostwriter freelance, un esempio personale con il cartaceo …
Un esempio recente mi è capitato in questo periodo.
Premetto che, da ora in poi, citerò in maniera generica fatti e persone, senza fare nomi o riferimenti specifici, al fine di tutelarne la privacy.
Ho avuto un cliente abbastanza confuso che non aveva sviluppato chiaramente le sue idee. Il lavoro consisteva in una serie di mail marketing con l’obiettivo di raccogliere awareness verso il suo blog, inserendo al loro interno alcuni link che puntavano a dei contenuti creati apposta per il blog.
L’accordo preso con me stabiliva che lui mi avrebbe inviato i contenuti da sistemare in forma di mail marketing.
La sua idea iniziale era di partire da questi contenuti per elaborare dei testi accattivanti che spingessero il lettore a cliccare sul link. Fino a qui, tutto molto chiaro.
La nota stonata è arrivata quando ha iniziato ad inviarmi i contenuti in forma cartacea, come lui aveva scelto di fare.
Non aveva ben chiari i punti d’interesse da utilizzare per il lavoro e ogni volta impostava la traccia in maniera differente, creando confusione per me e discontinuità nel fil rouge delle mail.
Il suo problema, a mio parere, è che non aveva focalizzato ancora il messaggio da inviare al lettore e quindi selezionava tutto ciò che riteneva utile al destinatario …
Naturalmente, dopo varie “chiacchierate” siamo riusciti a trovare la linea giusta della comunicazione; di conseguenza il suo materiale cartaceo si è ridotto all’essenziale, ossia, una traccia circoscritta al messaggio che avevamo deciso di mandare.
In questo modo io ho potuto capire subito l’essenziale che doveva essere comunicato e sono riuscita a costruire in poco tempo delle mail efficaci.
Ma prima di arrivare a questo risultato quanto tempo abbiamo sprecato su del materiale superfluo?
Un ghostwriter freelance deve tirare le somme …
Ovviamente il tempo perso su quel materiale è costato a me e a lui del tempo utile, e le cause sono state:
- il ritardo della deadline decisa per le prime mail
- tempo sprecato e non utilizzato per produrre altre cose
Questo si traduce in un aumento di prezzo, che è spiacevole sia per l’autore, sia per il cliente.
E se avessimo usato audio o video al posto del cartaceo?
La risposta non può essere immediata, anche se personalmente preferisco il materiale audio o video; perché, bisogna sempre considerare che anche questi supporti hanno dei pro e dei contro.
Vediamo quali sono.
Meglio l’audio o il video?
È meglio il materiale audio o video? Ovviamente dipende sempre dall’organizzazione dei contenuti. Diciamo che di base si possono trarre queste differenze:
Vantaggi audio
- i contenuti audio sono, in genere più brevi
- a causa della brevità, si tende a parlare dell’essenziale
Vantaggi video
- nel video si possono mostrare slide e grafici che possono favorire la comprensione di alcuni passaggi critici
- solitamente il video viene registrato per scopi didattici o dimostrativi quindi i contenuti sono organizzati in una scaletta precisa
Svantaggi audio
- L’audio può essere registrato in modo confuso, dimenticando alcuni concetti ripresi in seguito
Svantaggi video
- Il video, solitamente, è più prolisso del messaggio audio, proprio perché pensato per altri scopi. Si tende quindi a dover perdere molto tempo per la visione, prima di ricavare i contenuti d’interesse.
Come collaborare attraverso contenuti video e audio con un ghostwriter freelance
Dando uno sguardo ai vantaggi e gli svantaggi possiamo trarre una conclusione: se concordi con il ghost d’inviare contenuti video, devi tenere in conto anche il tempo di visione del video, ad esempio se il video dura un’ora devi sapere che quell’ora di visualizzazione ti verrà conteggiata nel prezzo.
Nell’audio invece, probabilmente i contenuti non occuperanno più di 5 o 10 minuti e quindi l’accordo sul prezzo verrà stabilito solo sugli altri parametri di lavoro (lunghezza, complessità dei contenuti ecc…).
Naturalmente, se vuoi un buon lavoro devi registrare degli audio chiari e non confusi, con tutte le info necessarie allo scrittore freelance per redare il testo.
In certi casi, potresti dover inviare dei supplementi cartacei per completare le informazioni; ad esempio grafici o schemi.
Storie da ghostwriter freelance: il video prolisso e gli audio confusi
Ti racconto, ora altri due episodi che mi sono capitati di persona molto tempo fa, i quali si prestano bene come esempio.
In due periodi, non troppo distanti tra loro, ho preso due incarichi per redare due libri a scopo marketing molto diversi, quanto i due clienti committenti.
La diversità non sta solo nel settore lavorativo e quindi nei contenuti dei libri, ma anche negli accordi presi per la modalità di lavoro.
Per il primo incarico io e il mio cliente ci siamo accordati per l’invio dei materiali via audio; mentre, per il secondo incarico, con l’azienda cliente abbiamo stabilito che io dovevo trarre i contenuti da qualche video e pochi audio.
Prendo questi due esempi perché li trovo del tutto adatti a spiegare bene le difficoltà che possono insorgere da materiale confuso o troppo lungo, e probabilmente (col senno di poi, posso dirlo), dalla mancanza di conoscenza dei committenti su quello che è il lavoro del ghostwriter.
Lavoro con gli audio
Il primo libro nasceva dalla collaborazione di due professionisti, in ambiti leggermente diversi ma complementari, nello stesso settore.
Io ho avuto la commissione da una delle due parti, sebbene, a breve tempo dalla collaborazione, abbia avuto altri incarichi dall’altra; ma torniamo a noi.
Il libro doveva essere suddiviso in due parti, una per professionista.
L’accordo era d’inviare degli audio con le varie informazioni essenziali di ogni capitolo che io avrei dovuto ampliare in libertà, tenendo presente linguaggio, target e messaggio finale.
Come credi che arrivassero gli audio? Dunque, diciamo che, enorme ritardo a parte, il cliente con il quale ho preso accordi ha saputo inviarmi dei messaggi audio abbastanza chiari. L’altra parte, con la quale, tra l’altro iniziava il libro mi ha quasi sempre inviato audio sbrigativi e molto confusi che io dovevo rimettere a posto per filo e per segno, dopo aver preso gli accurati appunti.
Naturalmente, questo cliente, abbastanza cosciente dei suoi limiti, si è sempre scusato rendendosi moto disponibile nel chiarimento. Almeno quello!
Fatto sta che, il lavoro che avrei potuto fare in poche ore per brevi audio di 7 minuti si allungavano di almeno 30/40 minuti alla volta, per: le mie richieste di chiarimenti, appunti da riordinare e altro.
Tra il ritardo del committente con cui avevo preso gli accordi e gli audio confusi dell’altro, il libro è finito circa due mesi dopo la deadline stabilita …!
La redazione tratta dai video
Il “caso dei video” riguarda, invece, un’azienda. In questo caso ad inviarmi il materiale è sempre stato il Ceo, con il quale presi gli accordi e di cui, per altro, rappresentavo la voce per il libro.
L’accordo, qui, si basava sull’invio dei materiali video. Si trattava di alcuni video registrati durante delle dirette dei corsi con gli studenti/clienti dell’azienda.
Essendo preparati allo scopo didattico i video comprendevano slide e grafici ed erano molto ben organizzati, ma …. erano infiniti!
Ciò che non era emerso nell’accordo (all’ora ero agli inizi) era che i video non devono superare i 15 minuti, altrimenti, devo necessariamente metterli in conto nella prestazione. Errore mio!
In quel caso, non avendo chiarito io stessa la questione, non ho preteso di alzare il prezzo, come mi sarebbe spettato, ma è chiaro che il compenso ricevuto a questo punto non valeva il lavoro!
Il problema di quei video era che oltre ad essere programmati per un tot di ore (già esagerato per ricavare dei contenuti), erano ulteriormente allungati a causa degli interventi degli studenti. Domande e risposte che allungavano ulteriormente la visione del video.
Conclusioni sugli esempi, e sull’argomento
Come è andata a finire la prima storia?
Tempo perso, allungamento dei tempi di scadenza (non per colpa mia … è evidente), ma con una comprensiva soddisfazione di entrambi i clienti, che hanno trovata straordinaria la mia capacità d’interpretare il messaggio da destinare ai clienti ( ho ricevuto anche i complimenti e la citazione nei ringraziamenti) e la riconoscenza per la mia pazienza …
Ho guadagnato la stima di entrambi, uno collabora ancora con me e mi trova altri collaboratori, e l’altro consiglia il mio lavoro a colleghi e clienti.
Sì, è finita bene, ma quanto tempo perso non pagato!
La seconda vicenda è finita altrettanto bene, abbiamo pattuito scadenze un po’ più lunghe a causa dei video prolissi, e il lavoro è piaciuto.
Certo, a me è andata un po’ meno bene, dato che anche qui, il mio tempo speso sui video, non preventivato, non è stato retribuito!
Si dice che ciò che non uccide rafforza; e così è successo a me!
Dopo quelle due vicende ho imparato bene a calcolare il tempo di visione e studio dei materiali e a stabilirne la durata prima dell’accordo. E non dopo.
I miei preventivi seguono i parametri degli altri ghostwriter freelance professionisti. Cerchiamo di capire con il cliente quale iter deve essere seguito per ricavare i contenuti; stabiliamo una linea e solo dopo stimiamo il tempo necessario.
Una volta chiarito il quadro di lavoro posso redare un preventivo che tenga conto in maniera onesta di tutto il tempo e della qualità del lavoro da fare, stabilendo la giusta cifra per ogni passaggio.
Spero che questo articolo ti sia stato utile per comprendere come si svolge una collaborazione con un ghostwriter freelance e ti aiutino a valutare con attenzione i tempi di lavoro e la scelta dei mezzi migliori per l’invio dei materiali.
Continua a seguirmi per avere informazioni più dettagliate sul lavoro e i prezzi del ghostwriter.
Leggi anche i segreti per ottenere il meglio dal ghostwriter
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