Come scrivere un romanzo? Quali sono i meccanismi di un intreccio funzionale e coinvolgente? Come creare dei personaggi accattivanti che suscitino l’immedesimazione nel lettore? Cosa voglio comunicare con il mio romanzo e cosa lascerà ai miei lettori?
Queste domande ti suoneranno famigliari, se stai pensando di scrivere un romanzo e hai già sviluppato delle idee che vorresti mettere a frutto. La scrittura di un romanzo non è un’avventura astratta e mitologica come pensano molti potenziali scrittori: creare personaggi, trame e contenuti è un lavoro complesso e richiede molta concentrazione. È mio dovere precisartelo.
Il soggetto del romanzo, ad esempio, deve essere pensato ponendosi sempre questa domanda: perché scelgo di trattare questo tema? Quanto mi appartiene? Cosa voglio trasmettere?
Per sviluppare una storia interessante non basta “buttare giù un’idea carina” ma è necessario avere un interesse di fondo che ti permetterà di portarla avanti.
Ci sono molti elementi su cui lavorare per scrivere una storia; ma se il tema di fondo ti sta a cuore hai già una buona base su cui partire.
In questa guida ti svelo alcuni segreti tecnici per imparare a scrivere un romanzo. Ricorda che questa è solo una guida di riferimento; alla fine della tua lettura potrai avere un quadro più chiaro di come iniziare e strutturare il tuo lavoro, ma non posso assicurarti che diventerai un romanziere!
Tutto dipende dalla tua forza di volontà e dalle tue capacità: creative e d’analisi degli elementi.
Parleremo anche di come strutturare il lavoro collaborando con un ghostwriter, in caso, appunto, tu non senta di poter portare avanti la tua storia completamente in autonomia, ma, allo stesso tempo, ritieni che sia troppo importante per essere seppellita nella tua mente.
Indice dell'articolo
Come scrivere un romanzo: consigli e tecniche
Ogni scrittore ha un proprio punto di vista quando si parla di scrittura creativa; il mio è che scrivere un libro non è una cosa che può davvero fare chiunque. Pertanto, ti consiglio di non credere a chi ti intorta un corso di scrittura creativa dicendoti che “tutti possono scrivere, ti basta applicare questi consigli”.
Scrivere è una capacità legata alla scolarizzazione, al saper utilizzare la grammatica in modo corretto e all’averne una buona padronanza, al punto tale da saperla stravolgere in maniera mirata, quando serve.
La costruzione di un romanzo implica la scelta del linguaggio giusto; il quale, specie nella narrativa, può anche subire dei cambiamenti a seconda dei dialoghi dei personaggi o altre questioni utili alla storia.
Si deve avere una passione per la scrittura e non basta la sola ispirazione. Si possono avere mille idee interessanti e non riuscire a metterle su carta; perché? Non si possiedono le tecniche giuste, non si ha abbastanza confidenza con l’elaborazione di un testo; si conosce l’argomento in maniera superficiale, ci si inibisce e si ” autocensura la nostra creatività”. Insomma scrivere un libro non corrisponde all’intuizione che hai in testa. È un lavoro di studio e di coinvolgimento personale.
Ma quanto conta avere una buona idea da cui partire?
Idea per il soggetto di un romanzo
L’idea per il soggetto del romanzo è l’inizio da cui partire. Questo è chiaro.
Che si tratti di qualsiasi tipo di testo: racconto, novella o, appunto, romanzo.
Scrivere qualcosa in cui non credi ti porta ad annoiarti e quindi a bloccarti. Per iniziare a scrivere un libro devi avere sempre un’idea; che si tratti di un tema, un’ambientazione o un personaggio. L’argomento ti deve incuriosire al punto di volerlo conoscere e approfondire attraverso la scrittura.
L’idea arriva spontaneamente. Non cercarla.
Io dissento dal pensiero che si “debba cercare la propria idea”. Lo scrittore non è un operaio che timbra un cartellino, è un artista. L’arte nasce sempre da un’urgenza, quindi dovrà essere l’idea a trovare te e non il contrario.
Certo è che l’idea ti può cogliere solo partecipando alla vita. Questo vuol dire che puoi essere colto da ispirazione leggendo un libro o i fatti di cronaca sul giornale; puoi vedere una manifestazione in piazza o parlare con qualcuno davanti ad un caffè o magari sorseggiando un cocktail.
Se ascolti gli altri e osservi con attenzione, noterai che ci sono un sacco di cose che attirano il tuo interesse e scatenano la tua immaginazione. Qui, però, viene la parte più difficile.
Il segreto per portare avanti un soggetto è capire se quella storia t’interessa veramente, e non solo in superfice. Magari hai mille spunti, ma cerca di fare una cernita e approfondire solo l’idea che ti coinvolge davvero.
La tua storia deve essere il motivo che ti tormenta appena ti alzi dal letto; l’argomento su cui spontaneamente ricerchi notizie e su cui si sposta la tua immaginazione quando parli con qualcuno o senti una notizia correlata.
Se la tua idea non ti “ossessiona”, allora non vale la pena che tu cominci a scrivere, perché probabilmente, a metà, sentiresti che non stai andando da nessuna parte.
Ti chiederesti “perché sto scrivendo di questo, a che mi serve?” E ciò vuol dire la fine della tua ispirazione. Michele Santeramo, autore di La rivincita e altri successi, afferma di imparare dai suoi personaggi e dalle sue storie. Il romanzo deve insegnare qualcosa a lui, prima di tutto. Durante un seminario ha affermato che smette di scrivere quando sente che la storia non gli insegna più nulla.
Questo esempio, ti può aiutare a comprendere quale deve essere l’approccio con il soggetto del romanzo: se non “senti” la tua storia è impossibile che insegni qualcosa a te e ai tuoi lettori.
Come si compone il romanzo: da dove cominciare?
Non c’è una regola precisa per iniziare a scrivere un romanzo, molti scrittori partono dai personaggi, ma non è una regola. La verità è che ogni scrittore deve trovare il suo metodo.
Il romanzo si compone dei seguenti elementi base:
- soggetto di partenza/trama
- personaggi
- relazioni fra personaggi
- ambientazione
- contesto storico e ambientazione
- dialoghi
- narrazione della storia/ narratore
Esistono varie tecniche di partenza a seconda della componente:
Iniziare dai personaggi
Il protagonista dei fatti di cronaca, il tuo vicino di casa, una tua cara amica ti ricorda un personaggio da romanzo? Può essere questa l’ispirazione da cui partire.
Cerca di contestualizzare quel personaggio e poi in base al contesto che scegli, caratterizzalo. Allontanati dalla realtà, il tuo personaggio non deve essere identico alla tua fonte di ispirazione, perché probabilmente risulterebbe piatto e banale.
Questo non significa che il tuo personaggio non debba assomigliare a una persona qualunque, ma solo che non deve essere il frutto di una descrizione vista dall’esterno.
Il modo migliore per caratterizzare il personaggio è pensare una linea generale del carattere che sia funzionale alla storia e poi lasciare che si evolva con lo scorrere del racconto. Sarà lui a dirti chi è.
Tutte le persone che hai conosciuto nella tua vita e alcuni lati del tuo stesso carattere costruiranno il tuo personaggio; e così, naturalmente, il carattere raggiungerà una sua maturità.
Relazione fra personaggi
I tuoi personaggi dovranno avere delle relazioni e degli assetti dinamici che siano utili alla storia.
Le relazioni fra i personaggi sono molto importanti e l’esistenza di ogni dramatis persona deve essere giustificata proprio in base alle relazioni con gli altri personaggi o con il procedere della storia.
Ad esempio se un personaggio non ha relazioni particolari con i protagonisti, ma è utile per sciogliere un nodo narrativo può avere uno spazio che non copra più di un capitolo. Pensa all’innominato dei Promessi sposi.
Al contrario, altri personaggi che hanno relazioni forti con i protagonisti devono essere esplorati e approfonditi durante il procedere della storia, ma sempre in relazione al loro ruolo nei fatti.
Facciamo un esempio: poniamo che la tua protagonista abbia una madre. Se decidi che questo personaggio non avrà un peso in una specifica situazione, puoi evitare di farla parlare molto o di descrivere cosa fa in quel momento. Ricorda che ogni descrizione, come ogni dialogo deve avere un senso nel tuo romanzo.
Se al contrario ritieni che la madre della tua protagonista deve intervenire in una specifica situazione, sarà giusto darle spazio.
In generale, se un personaggio non è utile allo sviluppo della storia sarà inutile creare paginate di descrizioni sul suo carattere o su il suo aspetto. Sarà ancora più superfluo, far parlare spesso, un personaggio che non scioglie un nodo narrativo.
Iniziare da un dialogo
Il dialogo è senz’altro l’incipit più consono a un testo teatrale, ma, anche il romanzo può cominciare dal dialogo.
Costruire un dialogo significa avere ben chiari due elementi importanti:
- Il contesto storico e l’ambientazione del romanzo
- la relazione fra due personaggi (anche non protagonisti)
Il focus della conversazione dovrà informare immediatamente il lettore sulla relazione dei due personaggi, suggerirà indizi sulla loro identità e sull’ambiente in cui si trovano.
I dialoghi non devono essere banali e costruiti solo in funzione del messaggio, devono essere anche strutturali e subordinati al carattere dei personaggi.
Con questo non significa che devi aver già delineato ogni personaggio per aprire con il dialogo, però devi conoscere i lati più importanti che offrono delle sfumature al lettore.
Ad esempio: Il giardino dei ciliegi di Anton Čechov, uno dei testi più importanti e più rappresentati nella storia teatrale, inizia con il dialogo fra il commerciante Lopachin e la serva Dunaša; questi sono intenti a sistemare la casa per accogliere la proprietaria Ljubov’ Andreevna al ritorno da Parigi e, ormai, caduta in povertà.
Dal dialogo iniziale si possono già ricavare molte informazione su i due personaggi: la loro posizione sociale, gli assetti relazionali (Lopachin si comporta da padrone, mentre Dunaša è e fa la subalterna); suscitano subito delle domande nel lettore/spettatore “: chi è Lopachin ? Perchè si trova all’interno di una proprietà non sua e si comporta da padrone?”
Già dalla prima scena e dal primo dialogo si inizia ad intuire il suo ruolo di peso nel dramma.
Iniziare a scrivere un romanzo partendo dal contesto
Se una situazione politico sociale o un contesto attuale o del passato ti interessa, puoi iniziare da qui il tuo romanzo.
Immagina una situazione e un ambiente e collocaci dentro dei personaggi che facciano delle azioni inerenti al contesto. Falli interagire fra loro o fagli fare delle azioni, magari chiarendo da subito al lettore la loro situazione.
Piano, piano capirai se sono loro i tuoi protagonisti o se subentrerà un altro personaggio sui cui si focalizzerà la tua storia.
Se il focus del tuo romanzo è la narrazione di un contesto o di una situazione storica in particolare, puoi anche scegliere di sviluppare più storie e, quindi, inserire diversi protagonisti, che non hanno assetti relazionali tra di loro.
Descrivi gli ambienti in funzione della storia
Gli ambienti sono sempre funzionali alla storia e allo svolgersi dei fatti.
Non abbondare con le descrizioni, il dettaglio può essere molto utile quando è funzionale alla storia, ma diventa superfluo e noioso quando è una pura esibizione delle capacità descrittive dell’autore.
Ad esempio: in un romanzo poliziesco descrivere i dettagli della scena di un delitto può essere utile, perché quei dettagli possono essere ripresi nel corso del racconto e assumere un ruolo importante per la soluzione del caso.
La descrizione del quartiere dove vive il protagonista può essere utile a caratterizzarlo o a suggerire al lettore la giustificazione di un comportamento o, ancora, a contestualizzare un accadimento che offre una svolta alla storia o al protagonista stesso.
Insomma, gli ambienti possono essere importanti per la narrazione, ma ogni descrizione deve essere giustificata.
Scrivere un romanzo partendo dal narratore
Tutti i romanzi iniziano con un narratore. È il narratore a descrivere ambienti e situazioni.
Questo può essere esterno, ma il più delle volte si tratta di un narratore interno, il quale può essere protagonista o avere un ruolo marginale: da osservatore all’interno della storia.
Se il narratore è esterno si può scegliere se renderlo onnisciente (cioè al corrente di ogni dettaglio della storia) o creare una voce narrante esterna alla storia, ma con focalizzazione esterna, ossia che ne sa meno dei personaggi o addirittura, inaffidabile, ossia che punti a trarre in inganno il lettore.
Nei romanzi autobiografici, e non solo, il narratore può essere interno, con focalizzazione interna, appunto come un personaggio che conosce solo determinate vicende.
Quando la focalizzazione è esterna il narratore ne sa meno di altri personaggi.
In alcuni casi, il narratore interno può essere inaffidabile, anche se si tratta del protagonista della storia, perché il suo punto di vista non coincide con i fatti reali della vicenda; si pensi a Memorie di un pazzo di Gogol‘.
Appunta ogni idea!
Un modo efficace per scrivere un romanzo è non lasciarsi sfuggire nemmeno uno spunto creativo.
Se ti vengono idee per un dialogo o osservi un gesto di una persona che può essere calzante per un tuo personaggio o ti capita una situazione da cui potresti trarre spunto per una sequenza narrativa, non lasciartela sfuggire. Appuntala e fissala in un foglio di carta o sullo schermo del tuo smartphone.
Ogni appunto è sempre prezioso. Magari finirai per non utilizzarlo per il romanzo che hai appena cominciato, ma forse potrà tornarti utile per un altro lavoro più avanti.
Tutte le nostre idee possono essere rilevanti e diventare importanti.
Rileggi sempre dopo la prima stesura di ogni capitolo
La rilettura è importante. Alcuni scrittori consigliano di non rileggere ogni capitolo dopo la prima stesura, per evitare di bloccare il flusso creativo.
Io non sono di questo parere. Se si rilegge ogni capitolo subito dopo la prima stesura, si possono evitare da subito incongruenze nella narrazione che si possono trasformare in veri problemi strutturali.
Se decidi che il tuo personaggio è nato nel Brownsville, perché vuoi raccontare qualcosa del suo vissuto turbolento, non puoi scrivere fra tre capitoli che è cresciuto a Midtown Manhattan, perché presupporrebbe un passato totalmente differente, perciò, lo stai portando in un’altra direzione!
Devi capire chi è e la sua funzione nella storia e, quindi, correggere i capitoli in modo da creare una struttura solida sin da subito.
Scrivere un romanzo con il ghostwriter
Scrivere un romanzo avvalendoti di un ghostwriter non ti dispensa dall’avere una buona idea di partenza con una trama convincente e dei personaggi interessanti.
Sei comunque l’autore e, anche se non sei tu a scrivere il tuo romanzo, hai tutti i diritti sull’opera e puoi richiedere la supervisione continua di ogni capitolo; ma soprattutto per sentirlo davvero tuo devi avere un’idea definita: può essere uno spunto della trama oppure può essere un plot ben delineato con la definizione dei ruoli principali dei personaggi. L’importante, però, è che non ci sia confusione nelle tue idee, devi avere ben chiaro, insomma, cosa vuoi realizzare. Solo in questo modo lo scrittore fantasma potrà creare l’opera che vorresti leggere, partendo dalla tua idea primordiale.
Il romanzo scritto da un ghostwriter: modalità di collaborazione
La collaborazione con un ghostwriter per la stesura d un romanzo si può fare essenzialmente in tre modi.
1. Collaborazione continua fra autore e scrittore
Sviluppi un’idea in cui credi, stendi una trama e pensi ad abbozzare almeno i personaggi principali.
Passi tutto al ghostwriter ed è lui a sviluppare l’intero romanzo, ad approfondire i personaggi e a trovare il linguaggio e lo stile di scrittura adatto all’opera.
Sotto la tua supervisione, lo scrittore fantasma può anche apportare dei cambiamenti per migliorare lo svolgimento della trama. Tu dai sempre suggerimenti e se è necessario intervieni in alcuni punti con la tua scrittura.
2. Ti limiti a sviluppare l’idea. Il libro lo scrive il ghostwriter
Sviluppi un’idea che ti convince, ma non riesci ad approfondire la trama, hai un’idea sui fatti che devono accadere e sui personaggi, ma preferisci che sia il ghostwriter a sviluppare ogni cosa, tu ti limiti a portare qualche idea e qualche suggerimento; nulla di più.
3. Scegli solo il tema da trattare, il ghostwriter farà l’intero lavoro
Decidi il tema che dovrà trattare il tuo romanzo, ma non ti preoccupi di trama, personaggi e situazioni. L’intero plot e tutta la struttura del romanzo sarà sviluppata dal ghostwriter.
In ogni caso devi cercare di trovare una connessione con il tuo ghostwriter e trasmettergli il messaggio che vorresti comunicare ai lettori, perché altrimenti lo scrittore del tuo romanzo lo troverà da solo.
Se non hai chiaro cosa vuoi comunicare al lettore, ma ritieni importante parlare di un certo tema, cerca di far sapere al ghost il perché vuoi parlare di quell’argomento; cerca di essere chiaro sulla tua urgenza.
Se vuoi essere certo che il romanzo soddisfi appieno le tue aspettative, dialoga con lo scrittore, leggi ogni capitolo dopo la prima stesura, riempi il tuo romanzo della tua presenza con revisioni e proposte.
Eclissandoti appena hai commissionato il lavoro, giunto a conclusione, potresti non sentirti soddisfatto del risultato. È fondamentale che il ghostwriter sia messo nella condizione di capire le tue ragioni profonde e sappia trasmettere la tua urgenza nell’opera.
Conclusioni
Ci sarebbero tanti aspetti da approfondire, nella stesura di un romanzo, ma ritengo che non si possa fare in un unico articolo.
Per questo motivo, proporrò più avanti altri articoli su come si scrive un libro, approfondendo mano a mano i diversi aspetti.
Intanto, tu pensi di poterti mettere in gioco con la tua idea? Ti senti sicuro della tua scrittura o senti di aver bisogno di un professionista che scriva per te?
Ricorda che scrivere bene una lettera commerciale o saper stendere un rapporto di lavoro in maniera egregia non hanno nulla a che fare con la scrittura creativa. La narrativa presuppone creatività nello sviluppo di uno stile, un linguaggio, sull’uso di metafore e soprattutto si devono trovare degli sviluppi che coinvolgano il lettore.
Se senti di aver bisogno di una ghostwriter per sviluppare la tua idea, contattami.
Sono disponibile per scrivere romanzi lunghi, storie brevi, racconti, novelle e favole per bambini. Utilizzo diversi stile narrativi e sono in grado di trovare il linguaggio adatto alla storia che andremo a raccontare.
Hai trovato utile questo articolo? Continua a seguire il mio blog, presto altri approfondimenti sul mondo della scrittura.
Alla prossima!
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