Vuoi scrivere un libro? Non avere paura di bloccarti e di far naufragare le tue idee; scrivere un manoscritto è complesso, ma non è impossibile. L’importante è avere un’urgenza che ti spinge a comunicare qualcosa ai tuoi potenziali lettori. In questo approfondimento riceverai alcune linee guida per portare avanti la tua opera.
Ci sono ragioni commerciali, urgenze personali o semplicemente esiste un bisogno di mostrare un proprio punto di vista su un determinato argomento che spingono a voler scrivere un testo più lungo di un modesto articolo.
Può trattarsi di un saggio, di un trattato, di una biografia o di un testo fiction; ma se la struttura di ogni tipo di tasto cambia, ci sono degli steps generali che accomunano la composizione di ogni genere di scritto.
Sto parlando di tutti quei passaggi che determinano la stesura del libro.
Indice dell'articolo
Il “perché” scrivere un libro è il punto da cui partire
Per scrivere un testo, di qualunque genere, non basta il desiderio; devi, innanzitutto, esplorare le tue ragioni e comprendere se effettivamente l’idea che hai in testa è davvero la tua “ossessione”. Questo aspetto è molto importante, perché se non sei davvero coinvolto nell’argomento di cui andrai a scrivere è probabile che abbondonerai molto rapidamente il tuo lavoro o che andrai incontro al blocco dello scrittore.
Lo scrittore statunitense Jerry B. Jenkins, coautore insieme a Tim LaHaye della serie Left Behind, inserisce la “big idea” fra i primi quattro fondamentali per scrivere un libro; egli definisce “big idea” proprio quella idea che ossessiona lo scrittore, tanto da non potersene separare durante la giornata.
Attenzione, però, a non fare confusione: la grande idea non deve essere ciò che i lettori troveranno grande; non deve essere ciò che pensi possa piacere o interessare al pubblico, ma deve essere quello di cui tu, e solo tu, vuoi davvero parlare.
Ogni altra cosa sarà solo tempo perso. Osserva l’arte in generale ogni grande opera nasce da un urgenza, nel teatro, nella musica, nel cinema e nell’arte plastica e visiva. Tutto ciò che nasce per essere fine a se stesso non ha futuro nella memoria collettiva.
Conosci a fondo l’argomento di cui scrivi? Sei abbastanza preparato?
Le risposte a queste due domande sono fondamentali, se vuoi scrivere un saggio, un trattato o un libro di divulgazione è essenziale che tu sappia bene di cosa stai parlando e che la tua preparazione non sia solo superficiale o approssimativa, devi essere un esperto della materia e portare un tuo punto di vista, le osservazioni nate da un tuo personale studio.
Non importa se in mille hanno già parlato del tuo argomento, l’importante è che il tuo testo non sia sterile e privo di novità. Se hai un punto di vista originale e fondato su osservazioni, ricerche e riflessioni personali, il tuo libro risulterà interessante e potrà essere un punto di riferimento nuovo per i conoscitori della materia.
L’importante è che tu abbia fonti e riferimenti da citare e che riesci a portare nuovi spunti di riflessione.
Se l’oggetto della tua opera è un romanzo o un testo di natura fiction non devi pensare di essere dispensato dallo studio; ogni storia narrata ha bisogno di essere contestualizzata ed è nella contestualizzazione che si trovano dettagli importanti.
Per assumere un significato importante un romanzo, un racconto o un dramma teatrale ha bisogno di essere credibile. Ogni storia diventa credibile se l’autore ha la capacità di entrare nel dettaglio delle cose.
L’importante è che a ogni descrizione e a ogni piccolo particolare venga data una ragion d’essere e che niente venga esibito, solo per ostentazione del sapere.
Il valore di un testo si forma proprio con la giustificazione di ogni dettaglio: se lo scrittore deve essere generoso durante la prima stesura di ogni capitolo, deve poi saper essere pronto a tagliare le parti che risultano inutili alla trama o al focus del libro.
Scrivere libri partendo dagli appunti
Anche se hai focalizzato l’argomento e iniziato il tuo studio di approfondimento, non sei ancora pronto per iniziare a scrivere il tuo libro. Se inizi a scrivere le prime cose che ti vengono in mente senza aver chiaro dove vuoi portare la tua scrittura, incontrerai un blocco e rischierai di perderti fra le tante cose che hai da dire.
Per evitare di incorrere in questo errore devi organizzare le tue idee in maniera chiara e l’unico modo è metterle in forma scritta. Per farlo ci sono diversi modi, ma forse il più efficace, che ti permette di non perdere nemmeno una delle tante idee che possono venirti alla mente è segnare ogni cosa su un foglio di carta; poi, esaminare di volta in volta i tuoi appunti e cercare un ordine strutturale che offra un senso logico del discorso al lettore.
Da quest’ordine dovrai ricavare una scaletta che andrà a formare il tuo indice.
L’indice sarà il tuo punto di riferimento, anche se devi considerarlo come provvisorio; perché, se durante la stesura del manoscritto ti rendi conto che ci sono altre cose da inserire o pensi che un punto della scaletta possa risultare superfluo devi toglierlo senza cerimonie.
Architettura del Romanzo e i personaggi
Se il libro che scrivi è un romanzo, l’architettura diventa più complessa. Anche in questo caso esistono diversi metodi, ogni scrittore trova quello che gli è più congeniale; resta comune a tutti il punto di partenza dal personaggio principale o da più personaggi.
Io condivido questo punto di partenza se si tratta di un romanzo in cui vi siano dei personaggi ben delineati che portano avanti un’azione. Se si tratta di un dramma teatrale è necessario partire dai personaggi (anche quando non sembrano importanti). La storia si delinea proprio grazie alle azioni dei personaggi che ad un determinato punto del libro o del dramma iniziano a vivere di vita propria.
Non è un affermazione ad effetto, si tratta di una conseguenza naturale della stesura di un carattere, il quale va completandosi durante l’evolversi della storia.
Se si tratta invece di un romanzo che sfrutta vari personaggi per raccontare altro, potrebbe convenire partire dalle situazioni e delineare l’ambientazione storico-sociale.
In questo caso, i personaggi si affacceranno naturalmente alla mente dello scrittore.
Usa le mappe mentali per i saggi
Se stai scrivendo un saggio una delle cose che può aiutarti di più sono le mappe mentali.
Sono utili per fare chiarezza sui concetti di cui vuoi parlare, probabilmente sono il metodo più funzionale per aiutarti a stendere un indice chiaro. Considera di suddividere gli argomenti per paragrafi; non darti una lunghezza, cerca di essere chiaro ed esaustivo.
Scrivere un libro con il linguaggio adatto
Il linguaggio e lo stile sono due caratteristiche importanti del libro, sono il marchio che lo rende inconfondibile.
Il linguaggio deve essere idoneo al tipo di libro, genere, stile e accordarsi con le esigenze del pubblico.
Tuttavia, devi sempre cercare di introdurre una nota personale che non renda scontato e ovvio il tuo libro. Devi scrivere in modo da catturare il lettore e devi prestare attenzione ad ogni parola che utilizzi perché non solo il significato, ma anche il suono delle frasi cambia.
Cerca sempre di avere ben chiaro ciò che vuoi dire quando scegli le parole per comunicarlo. Naturalmente, nel caso di un saggio o di un testo di natura divulgativa e non fictional il linguaggio deve essere adatto all’argomento di cui si tratta; ricercato se si tratta di un tema molto serio e se è diretto a conoscitori della materia (con l’addozione di determinati termini tecnici); semplice e chiaro se è diretto a inesperti o tratta un tema generico e non specifico.
Se si tratta di un testo di divulgazione, che si rivolge a lettori non esperti, bisogna stare attenti a non utilizzare troppi tecnicismi e dove sono necessari è bene sempre spiegarli.
Se invece si tratta di un romanzo, allora il linguaggio assume un peso determinante. Anche in questo caso è fondamentale tenere di conto i lettori, ma è la storia, l’ambientazione e i personaggi che suggeriranno il linguaggio.
Apporterà una maggiore caratterizzazione lo stile della scrittura, da non confondere con il linguaggio. Un linguaggio semplice, infatti, non esclude uno stile di scrittura complesso e una trama articolata.
Consigli per la scrittura del libro
Durante la stesura del libro, è necessario trovare la propria tranquillità, per operare senza distrazione alcuna e imparare ad affrontare quelli che riteniamo sbagli; insomma, quelle parti del nostro testo (accade soprattutto nella narrativa) in cui il libro prende una svolta che non ci piace e che non sappiamo riconoscere in quella che era la nostra idea.
Ecco alcuni consigli per affrontare la stesura del libro:
1.Cerca un luogo che ti offra ispirazione e tranquillità
Può sembrare un consiglio banale ma, quando si scrive, non bisogna distrarsi, soprattutto non bisogna essere forzati a farlo; possono esserci dei momenti in cui le idee non scorrono come dovrebbero e si sente il bisogno di staccare la mente stanca facendo due passi o dedicandosi per un po’ a fare qualcos’altro.
Se questo avviene dopo un determinato tempo passato a scrivere può essere accettabile e anche utile per ritrovare ispirazione e idee; ma se l’ispirazione o le idee vengono interrotte a forza, allora è molto difficile riprendere da dove si è lasciato.
Per questo è importante cercare un luogo che ti trasmetta ispirazione e ti permetta concentrazione senza il rischio di subire interruzioni. Ad esempio uno studio in casa o un soggiorno nell’orario in cui non ci siano altre persone.
Le biblioteche non sono le più indicate per stendere un libro, ottime invece per fare ricerca. Questo perché la presenza degli altri può procurare motivo di distrazione; meno che mai, dovrai recarti a scrivere in un co-working o all’aperto in un punto di passaggio.
È molto bella l’immagine dello scrittore in un caffè, ma non può essere il luogo adatto per scrivere seriamente; può essere utile per staccare la mente e osservare la gente, prendere appunti per le proprie idee, ma non per scrivere il libro!
Presta attenzione anche alla luce e allo stato d’animo che ti trasmette l’arredamento perché queste cose possono influire pesantemente sulla tua ispirazione, anche se non te ne rendi conto.
2. Presta attenzione alla postura mentre scrivi
La postura è una cosa molto importante quando lavori, non per niente gli uffici hanno il dovere di essere provvisti di sedie ergonomiche e scrivanie adatte.
Se quando scrivi ti senti scomodo e affaticato, il tuo cervello memorizzerà questo tuo stato e lo collegherà al momento in cui scrivi. Ogni volta che ti preparerai a portare avanti il tuo manoscritto, penserai allo stato di scomodità e ti passerà la voglia.
Può essere utile variare posizione durante la scrittura, non precluderti la possibilità di fare due passi per la stanza mentre pensi a come scrivere un paragrafo, se sei alla scrivania e non c’è nessuno in casa, puoi anche portare il pc in camera e sdraiarti sul letto o andare in soggiorno: l’importante è che tu sia solo con il tuo libro e le tue idee; nessuno deve distrarti.
3. Evita di cercare distrazioni se non ne hai davvero bisogno
Se quando affronti una parte del tuo libro particolarmente complicata può essere utile fare una piccola interruzione e cambiare attività, distrarti ogni cinque minuti può solo far naufragare la qualità del tuo scritto o interrompere definitivamente il lavoro.
Non rispondere a tutte le chiamate e ai messaggi che ricevi; lascia perdere le mail e cerca di toglierti dalla testa dubbi che non riguardano il tuo libro.
Quando scrivi devi occuparti solo dell’obiettivo finale. Alcuni scrittori procedono programmando giornalmente il lavoro e puntano a rispettare il programma di volta in volta. Questa soluzione può dare buoni frutti, ma non sempre si adatta ad ogni personalità.
Cerca di rispettarti, se stabilire un programma ti fa sentire costretto e ti impedisce di portare avanti buone idee, elimina ogni costrizione e cerca di darti almeno un tempo giornaliero di lavoro. Se ritieni che sia il caso, suddividilo durante la giornata; ad esempio, se decidi di lavorare al libro 2 ore al giorno puoi anche decidere di farlo due ore differenti della giornata, ma in quelle due ore il libro deve essere l’unica tua occupazione.
Quando scrivi devi essere concentrato ma devi anche sentirti libero. La scrittura deve essere un piacere, altrimenti non scriverai mai nulla di veramente tuo.
Cerca di connetterti con te stesso ed estrai il tuo messaggio.
4. Affronta ciò che non ti piace e vai avanti
Se un determinato paragrafo del tuo scritto non risulta interessante come avresti voluto o se la storia che stai scrivendo ha preso una piega che non ti soddisfa, abbi il coraggio di tornare al punto precedente e ricominciare da lì.
Non fermarti; non farti prendere dalla noia e dalla delusione: se quello che hai appena scritto non ti convince non significa che non puoi trovare altre buone idee per quella parte o che tu non possa portare l’intreccio della tua storia verso un’altra prospettiva.
Si tratta solo di tornare indietro, ripartendo dal punto prima di ciò che non ti piace e scrivere ex-novo tutta quella parte.
Approfitta per rileggere ciò che hai scritto precedentemente e analizza i contenuti; fai mente locale di ciò che volevi dire o ritorna alle idee precedenti.
Specie nei romanzi o nei racconti brevi è possibile anche che tu ti veda costretto a riscrivere certe parti più volte. Non preoccuparti, più scrivi più avrai possibilità di sviluppare buone idee.
5. Non eccedere!
Il tuo libro, di qualunque tipo sia, prima o poi dovrà avere una fine. Scrivere è sempre un dilemma, perché non si deve essere parsimoniosi con l’espressione delle proprie idee, ma nemmeno troppo prolissi.
A volte capita di affezionarsi al proprio scritto e all’argomento di cui si scrivere, ma bisogna rendersi conto che non potrà durare in eterno e che, eventualmente, potrai fare un sequel e appendici di approfondimento.
Se si tratta di un saggio e senti di avere altre cose da dire e da approfondire puoi creare un secondo volume dove ti occupi di determinati aspetti, affrontati meno nel primo volume.
I tuoi lettori saranno felici di poter approfondire aspetti che conoscono poco o confrontarsi con il tuo punto di vista in quegli specifici argomenti.
Se hai scritto un romanzo o un dramma potresti affezionarti ai personaggi, oltre che alla storia. Nulla ti vieta di creare un sequel di quella storia o utilizzare quei personaggi per crearne un’altra, che mantenga gli stessi protagonisti.
Esistono cicli di storie e racconti che hanno per protagonisti gli stessi personaggi, ad esempio, accade molto nel romanzo giallo: pensa a Sherlock Holms, al Poirot di Agatha Christie o al Montalbano di Camilleri.
Puoi anche pensare di creare un prequel della tua storia, spiegando alcuni fatti sui personaggi che avevi appena accennato e sviluppare una traccia che era rimasta irrisolta nel tuo romanzo.
L’importante è che tu sappia trovare un finale a quello che stai facendo senza paura di sentire la nostalgia della tua storia.
Se la senti vuol dire che era la tua “big idea” e che probabilmente piacerà anche ai tuoi lettori. Sfrutta la sicurezza delle conoscenze che hai guadagnato dal primo lavoro per creare qualcosa di più maturo e migliorare il tuo stile.
6. Leggi, leggi leggi
Quando scrivi qualunque cosa, devi sempre leggere ciò che hai scritto per correggere i periodi poco chiari, togliere tutto ciò che risulta ridondante o superfluo e magari togliere anche alcuni refusi, anche se hai in programma di inviare il mano scritto ad un correttore bozze o a un editor.
Leggere è alla base dello scrivere, quindi il mio consiglio è di non limitarti a leggere solo te stesso e le fonti da cui trai informazioni per il tuo testo; prima di iniziare a scrivere seriamente devi aver letto molti libri.
Le espressioni, i vocaboli e gli stili si apprendono solo leggendo.
Qualunque cosa, non solo libri, anche giornali e riviste specializzate saranno utilissimi; ma se vuoi scrivere racconti, romanzi, drammi devi aver letto libri di questi generi, perché prima di trovare il tuo stile devi imparare ad analizzare gli stili degli altri a comprendere l’evoluzione dei personaggi durante una storia e tutti i trucchi della narrazione che ti aiuteranno a sviluppare il tuo scritto.
Devi avere una coscienza letteraria e sviluppare la tua cultura in materia e vedrai che scrivere ti diventerà più semplice.
Conclusioni
Attraverso questi consigli troverai alcune risposte ai tuoi dubbi da neofita; spero di averti offerto alcuni spunti di riflessione e averti aiutato ad entrare un po’ di più nella dimensione dello scrittore, ponendo il tuo sguardo vicino ai problemi della stesura di un testo.
Quando sviluppi uno scritto non pensare mai al dopo, se avrà successo o se piacerà, la tua preoccupazione deve solo essere di trovare una casa editrice interessata a pubblicare il libro o in caso pensare al self publishing.
Nei prossimi articoli approfondiremo come scrivere un romanzo e come pubblicare il tuo libro. Prendi questa guida come un primo sguardo generale sulla stesura di un testo.
Se pensi di avere tutte le carte per scrivere il tuo libro ma non senti di avere la padronanza giusta dello stile e del linguaggio o non hai il tempo da dedicare, contattami per il servizio di ghostwriting. Sarò io a sviluppare la tua idea, sotto la tua costante supervisione.
Se senti di voler essere tu ad occuparti del tuo sogno, ma non ti senti abbastanza sicuro per realizzarlo interamente da solo, contattami per una consulenza, sarò lieta di offrirti il mio punto di vista e aiutarti a far affiorare il tuo messaggio, facendoti scoprire il tuo talento per la scrittura.
Ti è servito questo articolo? Continua a seguire il mio blog, presto altri approfondimenti sulla stesura di un libro e sulle tecniche di scrittura.
Alla prossima!
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