Oggi chiariamo il significato di coautore, cercando di capire qual è il suo ruolo accanto all’autore di un testo e perché può rivelarsi utile nello scrivere un libro o un romanzo.
Il coautore diventa una mano a cui affidarsi quando l’autore non ha una piena conoscenza dei contenuti, ma può essere anche un collega o un conoscitore della materia stimato che decide insieme all’altro autore la struttura del libro e lo stile della scrittura.
Può esserci un coautore con ruolo minoritario, ma il più delle volte entrambi gli autori di un libro hanno pari diritti sull’opera e pari responsabilità. Tutto dipende da cosa sottoscrivono le parti.
Ma vediamo, innanzitutto la definizione di coautore.
Indice dell’articolo
Coautore significato e posizione
Il co-autore è un autore di un testo che non produce lo scritto interamente da solo, ma ha uno o più “compagni di scrittura” con i quali divide idee e stesura del lavoro.
Il significato che si trova sulla Treccani è :
Autore insieme con altri, soprattutto con riferimento a opere di carattere letterario o artistico che hanno uno o più autori
Treccani
Quindi, come si evince dalla Treccani, il co-autore è un autore a tutti gli effetti che contribuisce pienamente alla stesura di un’opera, in compagnia di altri autori, anch’essi co-autori dello scritto.
Essere autori significa a tutti gli effetti partorire idee, fare ricerche e conoscere a fondo l’argomento su cui si scrive; pertanto, chi è coautore ha il desiderio e l’urgenza di scrivere il testo a cui sta collaborando e probabilmente anche la competenza per poterlo fare.
Quali sono i casi in cui può occorrere un coautore?
Ci sono molti casi nella storia letteraria, specie nella saggistica, che riportano la scrittura a quattro o più mani di un’opera. Accade per molti motivi diversi che qualunque tipo di testo possa essere scritto da due o più persone, nella narrativa e nella saggistica a scopo scientifico e divulgativo.
Coautorato nella Narrativa
- Stima reciproca fra due autori: due autori che si conoscono e si stimano a vicenda decino di scrivere qualcosa a quattro mani e solo in seguito a questa decisione pensano ad una trama da stendere.
- L’idea nasce durante un colloquio fra due o più scrittori. In questo caso l’idea è comune e se tutti vogliono dedicare il loro tempo alla stesura del libro si verifica un caso di coautorato multiplo.
- L’idea nasce da uno solo degli autori, ma durante la stesura del manoscritto, al primo autore capita di accettare consigli e cambiamenti dell’opera da un altro autore; in questo caso il primo autore può chiedere l’intervento del secondo autore in determinati capitoli o riprendere la storia dall’inizio insieme al nuovo autore.
Coautore nella saggistica o in un testo scientifico
Nel campo della saggistica e in alcuni testi scientifici il coautorato può rivelarsi spesso necessario, vediamo quali sono i casi più frequenti:
- L’idea di scrivere un testo su un determinato argomento è proprietà di due o più autori diversi, conoscitori profondi della materia
- Un esperto in materia pensa di scrivere il saggio, ma per la particolarità dell’argomento, occorrono approfondimenti su altre discipline collaterali. In questo caso, l’esperto può affidare alcuni capitoli di approfondimento ad un coautore.
- In una pubblicazione scientifica occorre pubblicare i risultati di ricerche ed esperimenti fatti, si possono fare delle citazioni ma spesso possono essere necessari dei coautori che hanno condotto una parte delle ricerche.
- Un autore di un saggio può aver bisogno di inserire delle citazioni e dei contenuti di altri autori, per rendere più attendibile i propri contenuti. In alcuni casi l’autore può rendersi conto che sono necessari dei chiarimenti più profondi e quindi chiede agli autori delle citazioni di intervenire direttamente su alcuni capitoli del testo o su di un solo capitolo.
Il caso di coautorato, quindi, può verificarsi per diversi motivi su tutta l’opera, su alcune parti o su di un solo capitolo; anche in quest’ultimo caso si tratta comunque di coautorato e l’autore di quel capitolo deve essere citato come coautore.
Quali sono i diritti del coautore?
I diritti sull’opera del coautore sono gli stessi di un solo autore; ossia la legge per i diritti di autore tutela le opere di ingegno (creative) di uno o più autori, cioè di tutti colore che partecipano all’opera.
I diritti tutelati dalla legge per i diritti si possono raggruppare in due categorie:
- Diritti morali: relativi alla personalità degli autori
- Diritti patrimoniali: relativi ai profitti generai dall’opera
I diritti morali dell’opera si formano al momento della creazione di questa, ma possono essere tutelati solo al deposito dell’opera presso la SIAE o il Mibact. Infatti il deposito dell’opera costituisce una prova legale certa della data di creazione di questa; quindi, se l’opera viene depositata con i nomi di tutti i creatori si avrà la prova certa che tutti hanno contribuito a creare quell’opera in quella data.
Nel caso specifico del coautorato la legge tutela le opere in comunione, le opere composte o collettive.
Opere in comunione
Per opere in comunione si intendono quelle opere create da più soggetti, con un contributo di ciascuno generale. In questo tipo di opere è difficile distinguere lo specifico contributo di ciascun autore; proprio per questo esiste l’articolo 10, LDA, il quale stabilisce che:
“Le parti indivise si presumono di valore uguale, salvo la prova per iscritto di diverso accordo.
Sono applicabili le disposizioni che regolano la comunione.La difesa del diritto morale può peraltro essere sempre esercitata individualmente da ciascun coautore e l’opera non può essere pubblicata, se inedita, né può essere modificata o utilizzata in forma diversa da quella della prima pubblicazione, senza l’accordo di tutti i coautori.
Tuttavia, in caso di ingiustificato rifiuto di uno o più coautori, la pubblicazione, la modificazione o la nuova utilizzazione dell’opera può essere autorizzata dall’autorità giudiziaria, alle condizioni e con le modalità da essa stabilite”.
Fonte: informazionefiscale.it
Nella sostanza, l’articolo 10 tutela e riconosce in egual misura tutti gli autori dell’opera; pertanto per apportare cambiamenti o aggiunte sono necessari i consensi d tutti gli autori; altresì se si vuole pubblicare o rendere nota un prima versione dell’opera.
Opera composta
Questo è un caso che non riguarda la stesura di un manoscritto di alcun genere. Il contributo di più scrittori può verificarsi in un solo genere dell’opera, in quanto l’opera composta presuppone la costituzione con due generi diversi.
Prendiamo ad esempio un brano musicale: In questo caso, i diritti morali del musicista saranno immediatamente riconoscibili, anche se dal punto di vista dell’uso dell’opera e del diritto patrimoniale non avrà riconoscimenti come soggetto singolo. Quindi, ogni utilizzo dell’opera dovrà essere autorizzata anche dagli autori del testo.
Nel caso del testo di una canzone, invece, si potrebbero avere più autori, i quali verranno percepiti come autori in comunione.
Opera Collettiva
L’opera collettiva si riferisce alla riunione di più opere di diversi autori, da parte di un unico autore. Pertanto, questo caso non riguarda il coautorato, perché gli autori hanno lavorato autonomamente per un opera individuale, poi riutilizzata e riunita ad altro materiale.
L’autore dell’intero lavoro può vantare i diritti sull’opera complessiva, ma non sulle singole opere degli autori incusi.
I diritti di co-autore si possono cedere/acquistare?
Come abbiamo visto, i diritti di autore si possono cedere e acquistare in base agli accordi fra le parti.
Poniamo l’esempio che due autori scrivano un libro di cucina; alla fine del lavoro l’autore che ha contribuito a scrivere più ricette decide di prendersi tutti i diritti sull’opera e gestirne l’uso in solitudine.
Per farlo dovrà avanzare una proposta al coautore perché gli vengano ceduti i diritti su quella parte.
Se avviene un accordo scritto e firmato dai due autori, allora la tutela sul contributo del coautore decade.
L’altro autore resta l’unico a disporre dell’opera.
Perché il ghostwriter non è un coautore?
Abbiamo chiarito più volte che il lavoro del ghostwriter consiste nel partecipare attivamente ad un testo, elaborare idee e, a seconda dei casi, il professionista può fare ricerche per integrare o migliorare il contenuto dei testi; ma allora perché il ghostwriter non può essere chiamato coautore?
Perché tu, il committente dovresti conoscere il ghostwriter personalmente o dovresti aver già collaborato in precedenza con lui o lei; magari, dovrebbe essere nata una passione comune che vi spinga a scrivere il testo.
Del resto, perché proporre ad uno “sconosciuto” di essere il coautore della TUA opera? Non ha senso!
Quando due o più autori decidono di collaborare alla nascita di un testo comune esiste da parte di tutti lo stesso desiderio di parlare di quell’argomento o di raccontare quella storia; tutti si sentono abbastanza competenti in materia o sentono il “bisogno” di informarsi sul tema.
Rispetta il valore della professione di uno scrittore fantasma
(La sottile differenza fra autore e scrittore di un opera)
Se scelgo di fare la ghostwriter è perché credo in questa professione e perché mi piace aiutare gli altri a realizzare il sogno che hanno da una vita o con cui stanno famigliarizzando da qualche tempo.
Ho delle buone capacità come scrittrice e so come si organizza e si stende un manoscritto.
Per approfondire leggi “Come scrivere un libro” e “Come scrivere un romanzo“.
Metto le mie competenze in prima linea per approfondire i temi con ricerche delle informazioni, integrando ogni volta che ritengo sia utile a migliorare il risultato finale e rendere il testo più completo e interessante per il lettore.
Questa mia disponibilità, che è propria del lavoro del ghostwriter, non deve essere confusa con la possibilità di trovare un coautore del tuo progetto!
La professione del ghostwriter consiste nel mettersi a servizio di un autore. L’autore non è colui che scrive l’opera ma colui che la idealizza, la forgia organizzando i contenuti e pensando al messaggio che dovrà ricevere il lettore.
Il ghostwriter è utile perché trasforma le idee in sostanza, aiuta a trovare il linguaggio giusto e a costruire stile e forma del testo, ma l’idea non nasce da una sua competenza personale o da una sua urgenza.
L’idea e il bisogno di scriverla è molto importante quando si inizia a scrivere un testo; lo scrittore deve avere l’urgenza di scrivere e contezza sull’argomento; “le urgenze” non possono essere trasmessi a freddo attraverso una proposta.
Anche se il ghostwriter può trovare interessante l’argomento dell’opera proposta, non può sentire il progetto come suo. Un Coautore è un autore e sente suo il progetto.
Il ghostwriter potrebbe non possedere gli elementi di conoscenza sufficienti che lo spingono a scrivere su un determinato argomento, pertanto deve prima informarsi. Solo dopo aver acquisito abbastanza informazioni, lo scrittore fantasma può impadronirsi dei temi.
Nel caso, poi, le informazioni del tema prescelto siano difficili da trovare, il writer deve fidarsi a priori dell’ideatore del progetto. Non conviene a nessun autore firmare un’opera che contenga informazioni non verificabili. È bene sempre decidere di mettere la faccia quando si ha il controllo di ciò che si scrive.
La credibilità è fondamentale per un autore, pertanto bisogna potersi assumere le responsabilità del proprio contributo. Nel caso del ghostwriting non sempre è possibile. Dipende dai temi trattati.
Il ghostwriter è uno scrittore su commissione, il coautore è un imprenditore
Il coautore è un imprenditore di se stesso, come l’autore.
Chi prende la decisione di scrivere un libro e di pubblicarlo a proprio nome decide d’investire sul suo tempo e sul suo denaro. Chi fa il ghostwriter si mette a disposizione di un autore e anche se può scegliere di aderire o meno a una proposta, scrive a pagamento.
Questa è una differenza fondamentale che non si può mettere da parte o sottovalutare.
Se io decido di scrivere per me e pubblicare a mio nome dovrò investire tempo e fatica, sapendo che (come succede in ogni impresa) potrei anche pubblicare senza avere il minimo riscontro economico.
Mentre se scrivo come ghostwriter so che il mio lavoro mi verrà pagato la cifra concordata dopo la consegna, indipendentemente da come andrà il progetto in futuro.
Quindi, vista da questa prospettiva diventa ancora più importante che l’idea del progetto parta da entrambi gli autori.
Se investo il mio tempo e il mio lavoro devo avere un quadro di quello che mi aspetta e delle prospettive di guadagno che non mi può prospettare uno sconosciuto (anche se usa le parole più convincenti possibili).
Dovrò sentirmi autrice del testo e se mi inserisco nel progetto di un altro, dovrò farlo perché sono io a sentirmi affine al progetto.
Se il progetto nasce con un’altra persona, entrambi ci sentiremo autori del progetto, entrambi saremo a conoscenza dei contenuti e ne sentiremo il pieno interesse.
Più importante ancora: entrambi saremo a conoscenza degli eventuali rischi o possibilità di successo.
Saremo pronti per essere co-autori del progetto!
Conclusioni
Se vuoi cercare un coautore perché non puoi investire un budget di spesa nella tua opera o non hai piena fiducia nel ghostwriting, cerca un socio partendo sempre dal progetto e cerca di essere chiaro fin dal principio su quello che stai cercando.
Partire dal progetto, specificando che sei alla ricerca di un co-autore (e non di un ghostwriter) ti aiuterà:
- a trovare persone interessate al progetto, che hanno la tua stessa visione o passione per quell’argomento
- persone che sono pronte ad investire su qualcosa in cui credono
- ti eviterà una perdita di tempo, e, soprattutto, non lo farai perdere a chi si mette a tua disposizione come professionista e NON come socio!
Concludo esponendoti anche un mio punto di vista: come ti ho spiegato l’interesse profondo per un progetto deve nascere nell’autore e non si può trasmettere con le belle parole.
Indipendentemente dalle molte o dalle poche possibilità di successo dell’opera, la stesura del progetto sarà la realizzazione del sogno di chi l’ha progettato. MAI del “ghostwriter convertito a coautore”.
Uno scrittore fantasma può decidere quando vuole di diventare autore e d’investire in un’opera personale, non ha bisogno di essere inglobato nel sogno di terzi.
Ti lascio riflettere.
Alla prossima!
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